|
"Amici & Acciai" è un invito al castello dei destini
incrociati. Il castello è quello di Boldeniga, i destini sono quelli
di alcuni artisti invitati da Yvonne Argenterio Ghidini a mischiare lavori
recenti coi suoi "acciai" nelle sale e negli spazi all'aperto,
anche sulle vecchie mura, come rampicanti della fantasia, della capacità
di vedere - e far vedere - il mondo in altro modo.
Ma c'è un ulteriore incrocio di destini: a ciascuno degli artisti
invitati, a insaputa degli altri amici, Yvonne ha dato qualcosa del suo
lavoro, sia il materiale di partenza, sia già elaborato, perché
vi interagisse coi propri strumenti e il proprio linguaggio.
Yvonne ha voluto comunicare agli amici il gusto anche di utensileria domestica,
di bricolage, che in lei nasce dal contatto quotidiano coi materiali dell'officina
di famiglia, ma col piacere di "piegare" la forza delle macchine
e degli acciai a bisogni sensuali, psicologici ed estetici, dando vita
a una pluralità di forme possibili e coesistenti.
Saranno una sorpresa la "nuove differenze" che ciascuno degli
amici ne avrà tratto.
L'incontro nasce da un omaggio a un maestro e amico scomparso, Angelo
Savelli, che per tutta la vita è andato alla ricerca di forme che
non chiudessero mai lo spazio, ma agissero, come i suoi "bianchi",
come specchio e calamita, e che facessero vibrare lo spazio così
come un soffio d'aria lo increspa. Altrettanto, gli amici, reinventando
gli acciai ed altri "oggetti trovati" da Yvonne, parteciperanno
a un viaggio di forme incontrate, a un'avventura di immagini che prendono
corpo come rifrazioni, come flusso d'energia che passa da uno all'altro.
Se saranno fortunati, con queste immagini in transito come la vita, giungeranno
a una dimora poetica. Gli amici coinvolti, con Savelli, sono: Giambattista
Bonazzoli, Viviana Buttarelli, Paolo Conti, Franco Dagani, Candida Ferrari,
Raffaella Formenti, Armida Gandini, Halàsz Kàroly, Martino
Martinotta, Gianfranco Milanesi, Guido Moretti, Riccardo Pezzoli e Paola
Sabatti Bassini.
Fausto Lorenzi giugno - 1997
|
|
|